freelance e preventivi, ecco un metodo.
2023 — Una delle più comuni domande quando si è agli inizi della carriera da freelance è: ma quanto mi faccio pagare? Questo articolo ha lo scopo di fornirti un metodo, oltre che delle risposte.
Fare un preventivo non è mai una scienza perfetta, qualcosa che può essere realizzato soltanto tramite calcoli matematici. C’è una serie infinita di fattori che incidono su questo: livello di competenza, tipo di lavoro, tipo di cliente, mercato (inteso nazione in cui sei), tuoi obiettivi economici, ecc.
valore orario minimo.
Per poter fare una valutazione olistica di un preventivo è necessario iniziare a “fissare” qualche paletto. La prima cosa che devi fare è definire il tuo valore orario e/o giornaliero.
Non è un calcolo così complicato in effetti perché si trova dividendo la somma che ti aspetti di fatturare ogni anno per le ore realistiche che puoi lavorare in 365 giorni.
Effettivamente la formula è:
quanto lavoro considerare?
Per poter arrivare a calcolare il tuo VOM (valore orario minimo) devi quindi definire due cifre: quante ore poter lavorare ogni anno e quanto vuoi guadagnare.
La prima è una cifra che ti consiglio di prendere così come te la fornisco, ovvero 1440.
Questa cifra è una cifra verosimile, e prudenziale, che prevede una soglia di 120 ore al mese che potrai fatturare e tiene conto della realtà: non sempre riuscirai a trovare clienti, avrai ferie, malattie, momenti di non lavoro, ecc.
Se riesci a sostenere economicamente queste cifre vorrà dire che, se riuscirai a lavorare più di 120 ore al mese, tutto l’extra sarà tutto di guadagnato.
Per la seconda cifra invece devi realizzare un tuo business plan: una lista di spese omni-comprensive di tutto, per capire effettivamente quanto la tua vita costa ogni anno (compresi accantonamenti, viaggi, casa, mezzi, ecc).
Se vuoi ho preparato per te qui un file G-sheet che puoi duplicare e riempire.
esempio pratico di VOM.
Supponiamo che il tuo obiettivo annuale di fatturato (attenzione che deve contenere anche le tasse, perché è lordo!) sia di 30 mila euro e considerando 1440 ore annuali, il calcolo è semplice:
30.000€ / 1440 = 20,80€*
Questo significa che per fatturare 30k annui devi fatturare circa 21€ all’ora, che significa circa 170€ al giorno (se consideri una giornata lavorativa di 8 ore).
*minimo si intende che puoi anche decidere di alzare il tuo costo orario, ma questo dipende da te (sotto trovi anche qualche indicazione per fare delle riflessioni).
facciamoci i conti (?).
I passaggi sono 4:
— valuta il tipo di lavoro e quanto tempo effettivamente ti serve;
— moltiplica per il tuo costo orario e/o giornaliero;
— visualizza il totale e confrontalo con il “mercato”;
— applica eventuali “delta” per correggere.
Sul punto 1 e 2 sorvolo perché sono abbastanza semplici. Quando arrivi al punto 3 devi cercare di capire se effettivamente la cifra che ne esce è in linea con i tuoi “competitor” e in generale per il mercato. Se per fare un volantino la cifra che ti esce è 100€, per fare un’esempio, devi capire se 100€ sono troppi o sono pochi rispetto i normali prezzi.
Per farlo confrontati con altri ma cerca anche di capire perché, se mai fosse, è troppo alta o troppo bassa come cifra. È troppo bassa perché hai sotto stimato? È troppo alta perché sei agli inizi e ci metti molto di più della “norma” a fare qualcosa? Da qui devi capire se ha senso o meno passare allo step 4.
Lo step 4 prevede la possibilità di applicare dei “delta” correttivi al prezzo. Posto che tu sai quale è il minimo al quale puoi lavorare e tecnicamente sai anche se la cifra che hai ottenuto è in linea o meno con il mercato, puoi decidere di modificare la cifra prima di presentarla.
I motivi? Sono molti, te ne elenco solo alcuni:
— urgenza da parte del cliente (lo vuole di corsa, devi lavorare il weekend, l’urgenza si paga);
— si tratta di un cliente piccolino (es. piccola azienda di paese, potresti decidere di limitare il prezzo a favore di una reale continuità del rapporto);
— è un grande cliente (es. big company, aumenta il prezzo per coprire eventuali altri costi come quelli amministrativi, numerosi cicli di feedback, ecc);
— sei molto veloce (ci metti poco a fare le cose effettivamente, ma non per questo devi “vendere” sotto prezzo, per cui alza il preventivo al reale valore di mercato);
— hai poca esperienza (e preferisci ridurre un pò per non creare troppe aspettative, ma attenzione che abbassare i prezzi è il primo passo per non alzarli mai più);
— hai molta esperienza (effettivamente il tuo lavoro porta a ottimi risultati, hai tanta domanda per cui alza l’offerta e alza i prezzi).
Qui sotto trovi un esempio! Spero possa esserti stato di aiuto e se hai qualcosa da suggerire scrivimi.